L’ascensore è stato il primo mezzo di trasporto senza conducente, ha quindi sempre avuto un pulsante di allarme che faceva suonare una campanella per avvertire gli altri abitanti dello stabile che utenti si trovavano chiusi in cabina.
Immediatamente si attivava la solidarietà e si trovava sempre qualche persona di buona volontà che, eseguendo una manovra a mano, riportava la cabina al piano, consentendo ai passeggeri di uscire.
Nel 1999 il recepimento della normativa EN81 ha posto fine a questo tipo di intervento volontario, con due azioni: una prima rendendo obbligatorio un collegamento bidirezionale fra la cabina e una centrale di assistenza (24/365), azionato dal consueto pulsante di allarme ed una seconda rendendo obbligatorio l’intervento del gestore della manutenzione.
Il nostro pulsante è diventato così l’attivatore di uno stato di allarme che consente al passeggero bloccato in cabina di avere un dialogo con la centrale operativa fino alla conclusione di questo stato con l’intervento del tecnico.
Ora, la tecnologia rischia di rendere obsoleto il nostro pulsante: esiste la possibilità, negli ascensori di nuova costruzione oppure in quelli in cui viene sostituito il quadro di manovra, di attivare un sistema di monitoraggio dell’ascensore. Questo sistema svolge, ancora una volta, una duplice funzione. Da un lato trasmette tutti i dati di funzionamento costruendo un data base storico di supporto alla manutenzione predittiva, dall’altro, rilevata un’anomalia nel funzionamento, effettua alcune verifiche e attiva lo stato di allarme alla centrale operativa, anticipando il nostro pulsante di allarme.
Molto probabilmente l’utente che rientra la sera non si accorge che, durante la giornata, l’ascensore ha trasmesso ed elaborato dati, richiesto e ottenuto l’intervento per sistemare possibili anomalie, rendendo così sicuro e affidabile il trasporto verticale.
Allora il pulsante è diventato inutile?
No, ha semplicemente aggiornato la sua funzione, adeguandola alla tecnologia attuale e alla normativa vigente. Questo adeguamento non è esclusiva delle nuove costruzioni, ma può essere installato anche in ascensori esistenti, con idonei interventi.