La progettazione degli ascensori non riguarda solamente calcoli e aspetti tecnici, ma coinvolge anche la funzionalità, il design e l’estetica: per questo motivo si tratta di un’attività complessa, che deve essere curata nei dettagli e prevedere un lavoro sinergico di specialisti del settore ascensoristico e architetti.
Proprio di queste tematiche si occupa, con cadenza biennale, la conferenza “Oltre il quadrato e la X – L’ascensore in architettura”, la cui 3° edizione si è svolta lo scorso dicembre presso l’università IUAV di Venezia e di cui è stato da poco pubblicato il libretto ufficiale.
Il titolo dell’evento è emblematico: a livello progettuale gli ascensori sono rappresentati, in planimetria, da un quadrato contenente una X che rappresentano il vano e il relativo impianto. E, spesso, essi vengono sottovalutati o comunque poco considerati dagli architetti, poiché appartenenti più alla sfera delle macchine che a quella dell’edilizia in senso stretto; eppure non dovrebbe essere così, dal momento che un ascensore ben progettato rappresenta a tutti gli effetti un elemento chiave per la valorizzazione estetica di un edificio, che permette di esaltarne le caratteristiche e di offrire ai passeggeri un’esperienza di utilizzo piacevole e che appaga lo sguardo.
In tal senso, sia la conferenza che il relativo volume hanno dato risalto a un’installazione a di cui Everest va fiera: un ascensore MRL realizzato a Milano presso la Fondazione Cariplo nel 2016. Il contesto architettonico di partenza, rappresentato da un pregevole palazzo in stile neoclassico, richiedeva la messa in opera di un impianto che si integrasse senza soluzione di continuità nell’edificio ma che offrisse, al contempo, anche una risposta efficiente alle esigenze di mobilità verticale dei suoi occupanti.
Nel pieno rispetto dei vincoli strutturali del palazzo, Everest ha realizzato un impianto elevatore privo di locale macchina (Machine Room Less) di grande eleganza e di aspetto moderno, che è stato preso come esempio per le finalità della prestigiosa conferenza veneziana sugli ascensori in architettura.
Dell’impianto Everest si parla dunque anche nel libretto omonimo “Oltre il quadrato e la X – L’ascensore in architettura” a cura degli architetti Dario Trabucco ed Elena Giacomello: una nuova fonte di soddisfazione per la nostra azienda, costantemente impegnata nella realizzazione di ascensori innovativi, performanti e dall’estetica ricercata.